LCD Soundsystem – 45:33
È solo un megamix dei suoi lavori
È così che Manuel Göttsching (uno dei più grandi chitarristi del krautrock e leader degli Ash Ra Tempel) giudica la traccia-album “45:33”, degli LCD Soundsystem – ovvero James Murphy & co. Era stata effettivamente accostata al suo famoso “E2-E4”, forse per la copertina del digital release che un po’ ricordava quella di Göttsching, o forse, come Murphy stesso ammise, perché voleva dedicarsi a un’unica, lunga traccia come il fortunato lavoro di Manuel.
Qualunque sia la ragione di quel giudizio un po’ beffardo, a noi “45:33” piace. Piace innanzitutto perché le sei parti che compongono la traccia fanno esattamente il lavoro per cui erano state commissionate dalla Nike: accompagnarci nel nostro allenamento – se solo ne avessimo uno! Serve a darci il ritmo mentre facciamo jogging, sia esso al chiuso di una gabbia per criceti moderni (la palestra) o all’aperto facendo finta di respirare aria pulita (giardini di quartiere). La campagna pubblicitaria della Nike d’altronde parlava chiaro, e persino una piccola bugia di Murphy (secondo cui un allenamento sul tapis roulant l’avrebbe aiutato a limare gli ultimi aspetti del pezzo) rientra nell’ottica di una “musica per gli atleti”. Riscaldamento (2 tracce), lavoro specifico (3 tracce), defaticamento (1 traccia): sfidiamo anche i più pigri a non essere stimolati dal ritmo “gaussiano” del pezzo – un po’ come se James ci dicesse “prendi le scarpe e corri, fallo adesso!”.
La traccia venne pubblicata solo in digitale e solo per gli abbonati del committente nell’ottobre 2006, ma a noi piace ricordare la ripubblicazione come album fruibile per tutti, un piovoso 12 novembre del 2007 – un po’ a dire “tutti possono correre, anche chi usa le Adidas invece che le Nike”. Le altre tre tracce, riciclate da versioni europee dei singoli dell’album Sound of Silver dello stesso anno, fanno da contorno alla pietanza principale. E se c’è un fondo di verità nel giudizio di Göttsching (la traccia 3 viene ripubblicata col titolo Someone great proprio in Sound of Silver), il successo di critica e di “pubblico che corre” non manca.
Lasciamo ad altri il gravoso impegno di giudicare la rilevanza della committenza per un artista, degno di una tesi di laurea che includa Michelangelo, l’imbianchino rumeno e Thom Yorke. Oggi ci interessa affermare quasi sommessamente che “45:33” ci piace anche per il suo riferimento ai due più comuni formati di vinile; ma soprattutto perché riesce nel quasi impossibile obiettivo di farci muovere le chiappe!