The Radio Dept. – Clinging to a Scheme
Vi va di ascoltare un disco quasi politico ma fatto di canzonette lo-fi?
Cercate canzoni che cantano l’amore moderno e che siano minimali al punto giusto? Siete di quelli che sanno riconoscere un testo punk anche se non viene urlato sopra a delle chitarre distorte? Ecco, forse il trio svedese The Radio Dept. ha il disco giusto per voi: Clinging to a scheme realizza tutto quello che ho descritto sopra e anche altro.
“…I think we should destroy the bogus capitalist process that’s destroying youth culture…” dice Thurston Moore in apertura di Heaven’s on fire – e come dargli torto! – prima che parta la drum machine, la chitarra, qualche loop di synth: cronaca di un amore imperfetto che si alimenta sempre più di frustrazioni (“when I look at you/I reach for the piano wire”).
Domestic scene invece prova a descrivere l’amarezza del non sentirsi a proprio agio nella propria città, col protagonista che decide di andar via nel momento giusto, prima che la nostalgia glielo impedisca.
Never follow suit è una ballata quasi reggae, col tipico giro di tastiera in levare e la drum machine quasi kitsch. C’è posto per un lento (Memory loss), perché le nuove generazioni sanno essere romantiche quando vogliono.
Non è semplice spiegare quello che i The Radio dept. fanno molto bene senza troppi giri di parole. Sarebbe bello poterlo spiegare semplicemente con l’equivalente in parole di un giro di tre accordi alla chitarra, un loop di drum machine da due lire… insomma come fanno questi tre ragazzi di Lund. Quello che si può dire sicuramente è che gli scenari di ogni pezzo sono molto ben caratterizzati: problemi tardo-adolescenziali che si svolgono in città di provincia (andarsene o restare?), contestare le tradizioni familiari o seguirle ciecamente (in You stopped making sense si prova a far ragionare un amico/a che si avvicina alla religione allontanandosi dagli amici di sempre “Since you let God in/You believe in sin/But of course there’s no such thing”) e, soprattutto, forse, imparare a convivere col rischio di deludere chi ci ama, senza cinismo.