Di una radio, più o meno. Di un progetto orizzontale – verticale – diagonale che parli di musica nei mille modi in cui è possibile parlarne e che attraverso la musica possa spaziare anche verso altri argomenti.
QUANDO?
Adesso! Ma poco a poco. Non per pigrizia ma per sperimentazione. Ci mettiamo alla prova per modalità, forme, paradigmi, ascolti reiterati da tutta la vita e nuove scoperte.
CHI?
Noi: fruitori, ascoltatori seriali, ascoltatori distratti, appassionati, musicisti, compulsivi delle cuffiette, analfabeti musicali. Ma anche tu, se ti va.
Perché sì, innanzi tutto. Ma anche per riprenderci il controllo dei nostri ascolti e delle nostre scelte, per avere un mezzo – ma anche un pretesto – per parlare di persone e di storie, per legare il legabile, per ballare il ballabile, per ascoltare di tutto. Per avere (una volta tanto) un luogo incondizionato e incondizionabile.
COME?
Con la voce e con le orecchie, con acume e leggerezza. In un’era che pullula di supporti per raggiungere interlocutori conosciuti e sconosciuti, trasmetteremo le nostre idee attraverso il mezzo che riteniamo più efficace: mettendole in pratica.